Organizzato dall'Associazione Metropolis e da Puglialibre - Libri a Km 0, con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Triggiano

domenica 17 giugno 2012

I fabularasa

I Fabularasa si esibiranno in concerto sabato 30 giugno alle 22,30.

Fabularasa: il Jazz ha trovato le parole

Fabularasa è un laboratorio artigianale di suoni, musiche e versi aperto a Bari dal febbraio 2004. Canzoni schiette, levantine, alla cui confezione i quattro musicisti del gruppo (Luca Basso - parole; Vito Ottolino - chitarre; Poldo Sebastiani - basso elettrico, loop station - Giuseppe Berlen - batteria e percussioni; ) si dedicano con perizia quasi sartoriale.
È una musica “fatta a mano”: essenze di jazz e sonorità mediterranee a vestire una nuove idea di canzone d’autore, corsiva e corsara.
I materiali adoperati sono anche un marchio di fabbrica: la trama suadente del basso, l’ordito agile delle chitarre, ritmiche robuste e solari e un ricamo di parole ricercate e appassionate.
Una ricerca che è sia musicale che letteraria. Non è un caso infatti che scrittori importanti come Dacia Maraini, Michele Serra e Fernanda Pivano, abbiano speso commenti lusinghieri per i testi di Luca Basso (lo “scrittore che canta” Antonella Gaeta, Repubblica).

I musicisti

Luca Basso - parole
Vito Ottolino - chitarra
Leopoldo Sebastiani - basso elettrico, loop station
Giuseppe Berlen - batteria, percussioni

Luca Basso - parole

Con i Funambolici Vargas, ensemble del quale è stato volto, voce e autore, ha tenuto concerti in tutta Italia, inciso un album, “Canzoniere Copernicano” (dfv - EMI, 1999), collezionato premi (Club Tenco 98, Silvi Marina Cant’autori 98 tra gli altri), segnalazioni (Premio Ivan Graziani – Teramo 1998, Biennale dei Giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo - Roma 1999, Enzimi – Roma 2001), e collaborazioni prestigiose (con Antonio Marangolo e Lilli Greco tra gli altri).
Dal’96 collabora come autore con i Folkabbestia firmando ad oggi per loro circa una ventina brani.
Il brano La fuga in fa, scritto da Luca ed eseguito dai Folkabbestia è stato inserito nella colonna sonora del cortometraggio "Alcuni buoni motivi per cui non bisognerebbe (mai) fare l'attore".
Ha studiato canto con Rosanna Santamaria e Gabriella Schiavone e collabora con la pianista Claudia Mastrorilli.
Ideatore di produzioni musicali (tra queste “Come i gigli nei campi”, concerto collettivo dedicato a Pasolini) e reading, laureato in Lettere con una tesi su Albert Camus; oggi scrive quello che gli viene (racconti, poesie e soprattutto canzoni a decine) un po’ dove gli capita.

Vito Ottolino – chitarre

Inizia a suonare la chitarra a dieci anni imparando i primi accordi dal padre. Molto presto cominciò a manifestare un irrefrenabile interesse per generi musicali molto diversi (dalla musica brasiliana al blues acustico, al fingerstyle, al rock...) e quindi per vari stili e tecniche chitarristiche, una sorta di eclettismo musicale che avrebbe in seguito segnato il suo percorso artistico.
Si è diplomato presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari col massimo dei voti e la lode. In seguito ha frequentato varie masterclasses (O. Ghiglia, M. Barrueco, Sergio e Odair Assad, ed altri importanti chitarristi italiani), ha partecipato a diversi concorsi chitarristici nazionali vincendone alcuni e ha tenuto concerti in ambito classico sia come solista che in duo chitarra violino. Contemporaneamente agli studi classici dal ’88 al ’98 ha continuato a suonare musica leggera accompagnando in tournèe diversi cantanti di fama nazionale, che hanno partecipato al Festival di Sanremo. Attualmente insegna chitarra nella scuola media ad indirizzo musicale e continua a suonare in diverse formazioni (dal classico, al jazz, al pop, ecc.) ed ascolto tutta la musica possibile trovando ovunque qualcosa di bello, e quella irresistibile, incoerente, bulimica, fantastica passione per tutti i generi musicali che sentiva da bambino, quella non gli è mai passata...  

Leopoldo Sebastiani - basso elettrico, loop-station

Musicista di lungo corso, di estrazione jazz, conclusi gli studi (diplomi in chitarra classica e musica jazz presso il conservatorio “N. Piccinni” di Bari), intraprende un’intensa attività concertistica con diverse formazioni. Nel suo curriculum collaborazioni prestigiose (Flavio Boltro, Maurizio Giammarco, Mark Murphy, Christian Meyer, Manhu Roche, Barbara Casini) e una nutrita discografia, nella quale si segnalano gli album da solista “Chaplin” (Philology, 2002) e “Night (Dodicilune 2008). Da segnalare la lunga collaborazione intrapresa con il flautista Nicola Stilo, che lo coinvolge nell'estate del 2003 per un tour con il chitarrista/compositore brasiliano Toninho Horta. Il sodalizio artistico tra i due giunge a compimento nell'album "Immagini" (Alfamusic 2006), laddove sovente è chiamato ad assolvere un ruolo non di mero accompagnatore ma di armonizzatore e contrappuntista. Docente di chitarra nelle scuole medie a indirizzo musicale, turnista negli studi di registrazione, collabora con l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e, sul fronte didattico, con la rivista GUITAR CLUB, di cui cura dal 2005 la rubrica didattica "disegni di basso".

Giuseppe Berlen - batteria, percussioni

Inizia a studiare batteria a dieci anni, a sedici ottiene i primi ingaggi. Si diploma in strumenti a percussione e musica jazz al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e negli anni novanta partecipa ai più importanti Festival nazionali e internazionali di Musica Jazz, registrando numerosi dischi e collaborando con numerosi solisti tra cui: Steve Lacy, Evan Parker, Sara J.Morris, Luis Bacalov, Flavio Boltro, Bruno Tommaso, Paolo Fresu, Paolo Damiani, Gianluigi Trovesi, Maurizio Giammarco.
Negli ultimi anni ha affinato il suo stile personale attraverso la ricerca di timbri e ritmi provenienti dai paesi del Mediterraneo e l’incontro con musicisti africani, greci, algerini.
Tra le tante collaborazioni in ambito world music: Kalinda Mukalà, Shikisha, X-Darawish, Teresa De Sio, Eugenio Bennato. Insegna batteria jazz e batteria pop presso i conservatori di Bari, Cosenza, Sassari e Trieste. È endorser Ufip e Acustica.

Dal sito ufficiale dei Fabularasa.

Magniphik

Giuseppe Magnifico, in arte Magniphik, illustrerà il match letterario Dostoevskij vs Bukowski che si terrà sabato 30 giugno alle 21,30.

Bambino durante gli anni ’80 nella provincia barese (Acquaviva delle Fonti, ventiquattromila anime e nessun cinema), si circonda di personaggi disegnati (sempre meglio). Da liceale è poco interessato alle formule matematiche che gli propinano, tuttavia si guadagna la maturità scientifica mentre è alle prese con l’abbellimento dei diari di compagni (e compagne: il disegno tira).

Nel 2002 è strappato al dilettantismo con un corso di fumetto e computer-grafica a Bari; dal 2006 al 2008 l’«Eco di Acquaviva», il settimanale del suo paese, gli regala la notorietà pubblicando le sue vignette e strisce.
Partecipa a svariati concorsi per giovani fumettisti ottenendo anche alcune gratificazioni: viene selezionato tra i migliori al ‘Premio Pietro Miccia’ nel 2004 e vince il Premio Web per l'illustrazione più votata nel concorso ‘Premio Giunchiglia Epoch’ (2008).
Fra un disegno e l’altro, trova il tempo di laurearsi in Giurisprudenza nel 2009, senza ancora ben capire chi glielo abbia fatto fare.

Nel 2010, libero da studi estranei al disegno, la sua dedizione produce i frutti attesi: si classifica 1° alla XX edizione del concorso di illustrazione per l'infanzia ‘Immagini per una favola’ di Pasiano (Pordenone).

Nel 2011 si riconferma vincitore nella II edizione  del concorso nazionale di illustrazione "IllustraRodari" di Siano (Salerno)


Migliorando sempre più nel campo dell'illustrazione e del fumetto punta a conquistare anche il mondo dell'animazione.
I supereroi non dormono mai. 

Il suo blog
La sua pagina Facebook

Niccolò Agrimi

Niccolò Agrimi parteciperà al match letterario Dostoevskij vs Bukowski sabato 30 giugno alle 21,30, prendendo le parti di Bukowski.

Niccolò Agrimi è nato in un paesino dell’Abruzzo alla fine del secolo scorso e vive in un altrettanto piccolo paese della Puglia.
Laureato in Filosofia con studi su R. Rorty, M. Heidegger e L. Wittgenstein, è stato dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Bari, dove ha studiato e scritto del pensiero di J. Derrida. Le sue tesi sono gelosamente custodite presso il polveroso e mal frequentato Dipartimento di Filosofia della medesima università. Ha vissuto a Parigi per motivi accademici, ma per troppo poco tempo e senza conoscere né imparare una sola parola di francese. Nei dieci anni di studi universitari si è salvato dal baratro dell’accademia facendo il cameriere, il raccoglitore di olive, il musicista da strapazzo e andando a infastidire la gente citofonando per lasciare volantini promozionali. Non è mai comparso in televisione né ha mai fatto sport. Si dedica alla scrittura nelle sue varie forme, anche quelle più alte e complesse come la lista della spesa. Ha sempre letto, ma non sempre gli è capitato di leggere qualcosa che lo appassionasse realmente. Ci sono ovviamente delle eccezioni: Borges, Bukowski, Landsdale, Westlake, Gutiérrez, Richler, Bunker, Ellroy, Nove, Bellow e altri che non ricorda. Da tempo preferisce la finzione alla realtà.

Agrimi ha esordito con la raccolta di racconti Sgualciti dalla vita. Racconti nudi e soprattutto crudi (Stilo Editrice).

Pur mantenendo la loro autonomia, questi racconti compongono un quadro d’insieme che è contemporaneamente rappresentazione della società e fisiologia del destino individuale; Niccolò Agrimi scava nelle profondità viscide putrescenti dell’umanità e ne viene fuori con un sorriso amaro e una sconsolata alzata di spalle. Anonimi, reietti, amanti delusi, vittime e carnefici, i suoi personaggi sbattono la faccia contro la realtà raggirati da un fato maligno, beffardo, e ciascuno adotta una strategia diversa per giungere al termine del match: rispondere colpo su colpo o esporre il viso sino a perdere coscienza.
Senza infingimenti né orpelli retorici, il suo stile è crudo, provocatorio e drammatico al punto da lambire talvolta il grottesco e strapparci un ghigno, quello del condannato a vivere.

Marco Caratozzolo

Marco Caratozzolo parteciperà al Match letterario Dostoevskij vs Bukowski prendendo le parti di Dostoevskij sabato 30 giugno alle ore 21,30.

Marco Caratozzolo, ricercatore, insegna Lingua e letteratura russa presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ ed è autore di vari saggi sulla letteratura della tarda avanguardia e dell’emigrazione russe. Da anni collabora, nell’ambito di ricerche sull’Ottocento e il Novecento russo, con i proff. Rosanna Casari, Ugo Persi e Maria Chiara Pesenti, che insegnano Lingua e letteratura russa alla Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università degli Studi di Bergamo, presso la Cattedra di Slavistica istituita nel 1968 da Nina Kauchtschischwili. Ha curato il volume Dostoevskij e la tradizione (Stilo Editrice).

Il libro, Dostoevskij e la tradizione (Stilo Editrice).
Gli studi contenuti nella presente raccolta si propongono di approfondire il rapporto tra l’opera di Dostoevskij e la tradizione, intesa come l’insieme di quegli antichi testi e modelli culturali (gli archetipi, i miti, le sacre scritture, i poemi omerici) che sono stati alla base della formazione dello scrittore e hanno trovato un significativo riflesso nella sua scrittura. Gli autori intendono mostrare come questa enorme ricchezza di conoscenze ed esperienze abbia portato Dostoevskij a porsi il problema dell’attualizzazione dei modelli antichi e, in un continuo gioco con il passato ‘perduto’, ad auspicare un futuro migliore.

Carmine Castoro

Carmine Castoro parteciperà alla tavola rotonda 'Virtù e nuovi media' sabato 30 giugno alle 20,00.

Carmine Castoro, giornalista professionista, è stato collaboratore e inviato per quotidiani e magazine nazionali e come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per canali Sky. Studioso ed esperto di “fenomeni estremi”, ha dedicato molti reportage a: trasgressione, prostituzione, manicomi, droga, malasanità, psicosette, devianze giovanili, pedofilia, logica della comunicazione televisiva. È inoltre autore delle monografie Roma erotica (Castelvecchi, 1997) e Crash Tv. Filosofia dell’odio televisivo (Coniglio 2009). Attualmente si occupa di filosofia e media per quotidiani nazionali e per il settimanale «Il Futurista».

Il libro, Maria de Filippi ti odio, CaratteriMobili
 
Il Dolore, la Fama, il Talento, l’Amore, l’Amicizia, sono alcuni dei valori su cui Maria De Filippi ha fondato il successo di trasmissioni come C’è Posta per te, Amici, Uomini e Donne, Italia’s Got Talent. Ma su quale principio di “realtà” si fondano? A quale modello di individuo parlano? Quali effetti provocano su un pubblico anagraficamente sempre più trasversale?
Nessun pregiudizio personale, meschinità o moralismo contro la carriera e i format della famosa conduttrice. Ma una critica al vetriolo sulle logiche di retrovia, i meccanismi di falsificazione, i linguaggi di massa, il grande inganno dell’intrattenimento “facile” che hanno trasformato i suoi format in centri di raccolta e smistamento delle nostre identità, sempre più bisognose degli scintillii della televisione per consistere e sopravvivere di fronte all’anonimato dilagante.
Maria De Filippi ti odio è il tentativo di scardinare, con il grimaldello della filosofia, la grammatica di certi programmi di grande audience, visti come epicentro di un immaginario televisivo ormai anacronistico, devastante, da sostituire con un nuovo modo «ecologico» di pensare l’uso e l’impatto dei media sulle nostre vite già fin troppo spettacolarizzate.

Tommaso Montefusco

Tommaso Montefusco parteciperà alla tavola rotonda 'Virtù e nuovi media' sabato 30 giugno nel corso dell'Antifestival, insieme a Diego Fontana e Carmine Castoro, con la moderazione di Maria Grazia Bonavoglia.

Tommaso Montefusco è preside dei licei 'Cartesio' di Triggiano.

Ha curato il volume Menti digitali. Comunicazione didattica e tecnologie per l’apprendimento (Stilo Editrice).

OPERA. La percezione attuale della crisi della scuola è palpabile; la consapevolezza dell’inefficacia di certe pratiche didattiche e di certe metodologie d’insegnamento è diffusa; il divario docente-discente è profondo: è relazionale, mentale, di linguaggio, di prospettive, di modi di essere e di vivere il presente. Nasce dal confronto tra chi è nato prima di Internet e i digital natives.  Questo libro è uno strumento di informazione e di dibattito intorno alle strategie didattiche oggi necessarie e, al tempo stesso, un tutorial, una rassegna di buone pratiche per i docenti che vogliano affrontare la sfida della scuola del XXI secolo: insegnare alle menti digitali. Che questo sia possibile è dimostrato da una ricerca-azione realizzata da un gruppo di docenti del liceo Classico, Scientifico, Linguistico ‘Cartesio’ di Triggiano (BA), coordinati e diretti dal dirigente scolastico Tommaso Montefusco.

AUTORI. Il saggio iniziale di Montefusco offre un quadro analitico della situazione attuale della scuola, tenuta a misurarsi con il linguaggio dei digital natives e con le loro modificazioni culturali e antropologiche. Seguono gli interventi di Gaetana Martinelli e di Francesco Mario Pio Damiani, che mostrano interessanti scenari tecnologici offerti dal web 2.0 e grandi opportunità didattiche; il saggio della prof.ssa Martinelli, in particolare, pone l’accento sull’utilizzo di un nuovo software di matematica (MyMathLab), un valido strumento di autoapprendimento, anche durante il lavoro domestico degli studenti. Il saggio di Damiani racconta, tra l’altro, l’esperienza d’integrazione di un alunno affetto da grave ipoacusia. Questi interventi non presentano teorie astratte, ma offrono l’esempio di una ricerca.

Qui una sua intervista sul «Corriere del Mezzogiorno».


Alessio Viola

Alessio Viola modererà la tavola rotonda 'Politica (vizi) e virtù' il 29 giugno alle 21,30.

Alessio Viola è nato a Troia nel 1952, vive a Bari, è sposato ed ha un figlio. Laureato in Storia e Filosofia, ha fatto l'operaio, l'oste, il professore. Tra i fondatori della Taverna del Maltese, non ha mai insegnato all'Università, ma ha giocato molti anni a rugby.
Ha pubblicato per Schena editore La formazione dei saperi (2006) e Nessuno è innocente (2007). Per le Edizioni della Libreria Laterza Closin' Time (2008), per Palomar Ghiaccio (2009) e per Progedit Il ricordo è un cane che ti azzanna (2010).
Giornalista, ha collaborato con «la Repubblica» di Bari ed è attualmente editorialista del «Corriere del Mezzogiorno».

Antonio Decaro

Antonio Decaro interverrà il 29 giugno alla tavola rotonda 'Politica (vizi) e virtù', ore 21,30.

Ha 39 anni, coniugato, padre di due bambine. Laureato in ingegneria civile, sezione Trasporti. Libero professionista, è responsabile tecnico per la Strategy planning, la Euroconsulting financing and engeneering e il Consorzio per la qualità delle PMI (Piccole e Medie Imprese). Lavora per tre anni presso il Dipartimento Vie e Trasporti del Politecnico di Bari. Segretario della Commissione Circolazione e traffico dell'ACI. È Vice capo compartimento dell'Acquedotto pugliese nella sede di Lecce. Dal 2000 lavora all'ANAS, dove ricopre diversi incarichi: direttore servizi dei tecnici compartimentali, direttore del centro manutenzione della provincia di Bari e, tuttora, direttore regionale dell'Ufficio progetti.
Dal 2004 al 2009 è assessore comunale alla Mobilità e al Traffico, incarico per il quale riceve numerosi riconoscimenti nazionali, tra cui "Ambientalista dell'anno 2008", assegnato da Legambiente.

Ritanna Armeni

Ritanna Armeni (Brindisi 1947) è una giornalista, scrittrice e conduttrice tv italiana.

La Armeni fu in gioventù tra i simpatizzanti della formazione extraparlamentare Potere operaio. Diventò giornalista professionista nel 1976.
Attenta alle problematiche legate alle discriminazioni alle donne, fu caporedattrice di Noi donne, per poi collaborare alla nascita del quotidiano Il Manifesto.
I suoi successivi incarichi giornalistici furono per conto del «Mondo», vari telegiornali e radiogiornali Rai, «Rassegna sindacale» e «Rinascita», per poi approdare al quotidiano «l'Unità», collaborazione che durò per otto anni, dal 1990 al 1998. Nello stesso anno divenne portavoce dell'allora segretario di Rifondazione Comunista e futuro Presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti.
Collabora con il «Corriere della Sera Magazine» e, in qualità di editorialista, con il quotidiano di Rifondazione Comunista, «Liberazione». Fino alla primavera 2008 ha condotto, assieme a Giuliano Ferrara, 'Otto e mezzo', in onda su La 7. Attualmente collabora con «Il Riformista», «Gli Altri» e «Red TV».

Opere 

  • Parola di donna. Casa Editrice Ponte Alle Grazie, (2011)
  • Devi augurarti che la strada sia lunga, con Fausto Bertinotti e Rina Gagliardi, (2009)
  • Prime donne. Perché in politica non c'è spazio per il secondo sesso (2008)
  • La colpa delle donne (Dal referendum sull'aborto alla fecondazione assistita: storie, battaglie e riflessioni) (2006)
  • Gli extraconfederali. Cobas e autonomi: chi sono, cosa pensano, cosa vogliono (1988)
  • Noi vivremo del lavoro. Viaggio al tramonto di un mito (1980)
  • Chiamateci compagni: cronache della Rifondazione comunista, a cura di Ritanna Armeni e Vichi De Marchi (1991)

 Ritanna Armeni parteciperà al dibattito su 'Politica (vizi) e virtù' venerdì 29 giugno a Triggiano nel corso dell'Antifestival, insieme a Leonardo Palmisano, Nico Pillinini, Antonio Decaro e Alessio Viola.

domenica 3 giugno 2012

I vincitori della settimana NarrantiErranti per l'Antifestival

Scelti dall'organizzazione del festival:
- Il disonorevole Pozzobon, di Francesco Misceo
- Editto n° 1: la poetassa, di Stefano Serri
- Non in medio stat virtus, di Michele Siccardi
- 2-5-1992 - 2-5-2012, Marta, di Gino Marchitelli
- Settimana nebulosa, di Laura Bonaguro

Scelti da voi:
- La controra, di Lina Lippolis
- Emigrazione, di Giulia Basile
- Logica napoletana, di Brunella Carbone
- Rotte inverse, di Giorgio Zigiotti
- Pazienza e pregiudizio, di Pina Irace

Il premio:
Questi 10 racconti saranno esposti durante i due giorni del festival.

Nota:
Per il conteggio dei "Mi piace": sono stati ritenuti validi solo quelli ottenuti entro la fine della relativa settimana.

lunedì 28 maggio 2012

Leonardo Palmisano all'Antifestival

Leonardo Palmisano interverrà all'Antifestival il 29 giugno alle 21,30, nella tavola rotonda 'Politica (vizi) e virtù'.

Cosa sarà l’Italia dopo Silvio Berlusconi? A rispondere a questa domanda, un centinaio di italiani e italiane, dal Sud al Nord, incontrati nei luoghi e nelle situazioni più diverse: dai bar agli aeroporti, dai taxi alle spiagge, dai centri commerciali ai calzolai… In un viaggio etnografico di incontri si delinea una mappa composita dei “tipi” dell’italiano di fronte al berlusconismo, alla sua crisi, e alla crisi generale di un Paese.
Dopo di Lui. Cosa sarà dell’Italia dopo Silvio Berlusconi è il secondo instant book di CaratteriMobili.

L’autore: Leonardo Palmisano, sociologo ed etnografo, assegnista di ricerca, è autore di numerose inchieste e pubblicazioni, fra le quali: Quale laicità nella scuola pubblica italiana? (2009), il romanzo Trentaquattro (2010) e l’inchiesta La città del sesso. Dominazioni e prostituzioni tra immagine e corpo. Si è formato lavorando sul traffico di migranti in Nordafrica, sviluppando inchieste sul campo apparse anche sul «manifesto». Collabora con la cattedra di Sociologia della Facoltà di Lettere dell’Università di Bari e, come consulente, con la Cgil Puglia.

Le facce di Silvio sono di Maria Rosaria Digregorio, in collaborazione con Elio Lovecchio e con la supervisione di Chiara Dellerba.

Nico Pillinini all'Antifestival

Nico Pillinini interverrà all'Antifestival il 29 giugno alle 20,00, nella tavola rotonda 'Virtù e politica'.

Vignettista della «Gazzetta del Mezzogiorno», oltre che Premio Forte dei Marmi per la Satira Politica nella grafica italiana. Si tratta di Nico Pillinini, corrosivo cartoonist politico, disegnatore da sempre, ha realizzato le vignette per il Satiyricon della «Repubblica» fino alla sua chiusura, sotto la direzione di Forattini prima e Bucchi dopo, insieme a Vauro, Altan, Ellekappa, Disegni, Vincino e altri suoi colleghi. Dal 1983 è redattore della «Gazzetta del Mezzogiorno», ha un suo blog, ha collaborato con «Articoloventuno». Ha pubblicato, tra gli altri, con “Gong” della «Gazzetta dello Sport», «Sportsud»,  Tango ed “Emme” dell'«Unità», il «Corriere dello Sport», il settimanale «Oggi».

Il libro. L'appuntamento con la saga Berlusconi sembra finire qui, con questa ultima raccolta in ordine di tempo. Dopo Burlesconi (2003), Bandana Republic (2004), Ecce Gnomo (2006) e Supernan (2009), serie interrotta soltanto da Il Giulivo (2007), raccolta di vignette durante la presidenza del consiglio Romano Prodi, tutti editi dalla Dedalo di Bari, arriva nelle librerie l’ultima raccolta delle vignette di Nico Pillinini That’s all, Folks!, che tradotto significa Questo è tutto, Gente, come per dire “è finita l’era Berlusconi”.

La sua matita, dalla punta affilata continua a graffiare, dalla prima pagina della «Gazzetta del Mezzogiorno» di Bari, chi detiene il potere e lo gestisce per sistemare le proprie faccende. Leggi ad personam e via cantando. Fatti, notizie e personaggi sono “vivisezionati” dalla matita del nostro vignettista che l’affonda come un bisturi nelle piaghe infette della nostra società.
That’s all, Folks! illustra in maniera corrosiva gli ultimi avvenimenti attraverso la matita di Pillinini che hanno caratterizzato questo ultimo periodo che di politico ha ben poco.
La presentazione del libro è affidata ad un altro grosso nome della satira e della comicità italiana che è Dario Vergassola.

Il programma dell'Antifestival


lunedì 21 maggio 2012

Diego Fontana all'Antifestival

Diego Fontana interverrà all'Antifestival il 30 giugno nella tavola rotonda 'Virtù e nuovi media'.
Durante l'Antifestival saranno in mostra i dieci vincitori del contest NarrantiErranti con le parole 'meridione' e 'virtù'.

Autobiografia (da www.diegofontana.com)

1979 nasco a Sassuolo, Modena. 2000 diploma privato in comunicazione, Università del Progetto di Reggio Emilia. Valutazione: 30/30. 2001 sono copywriter in Lowe Pirella Milano. 2004 divento socio ADCI, associazione che raccoglie i migliori creativi italiani. 2005 pubblico la raccolta Sfumature e altri racconti, su Tèchne, rivista letteraria di Paolo Albani. 2006 pubblico il libro Sedici vite, Edizioni Il Filo. Sono copywriter in Saatchi & Saatchi Milano. 2007 pubblico Lefty, fumetto sperimentale scritto e disegnato con la mano sinistra. Cabila Edizioni. 2008 Premio Letterario Città di Sassuolo, con il racconto Un martedì come tanti. 2009 torno a Sassuolo, dove lavoro come copywriter in Exprimo, e collaboro a Il Sassolino, mensile di attualità e cultura. Pubblico racconti su riviste e antologie, tra cui Cinque buchi in Storie scellerate, recensito tra gli altri su Rolling Stone e Satisfiction. 2010 sono un consulente creativo indipendente. Collaboro continuativamente con agenzie, studi e clienti tra Milano, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Sassuolo. Continuo a occuparmi di comunicazione e cultura. Tra le altre attività tengo un corso di comunicazione patrocinato dal Comune di Sassuolo. 2011 Collaboro con il progetto Tracce di sport di Andrea Zorzi, in onda su Rai News 2012 Tengo un corso di copywriting per l'Istituto Europeo di Design, sede di Firenze.

La locandina


Marco Politi all'Antifestival



Il 29 giugno Marco Politi presenterà il libro Joseph Ratzinger. Crisi di un papato (Editori Laterza), intervistato da Stefano Savella, direttore editoriale di «Puglialibre, nel corso del focus 'La Chiesa tra crisi e virtù'.

L'autore


Commentatore de Il Fatto Quotidiano, è stato per diciassette anni corrispondente vaticano di Repubblica e, prima ancora, del Messaggero. Ha scritto con il premio Pulitzer Carl Bernstein la biografia best-seller di Giovanni Paolo II His Holyness (ed. Doubleday / in Italia Sua Santità, ed. Rizzoli), pubblicata in dieci paesi d’Europa e delle Americhe. Autore di numerose inchieste, si occupa di informazione religiosa dal 1971 e nei due conclavi del 1978 è stato il primo giornalista a fare una serie di interviste ai cardinali-elettori, individuando l’identikit del "papa-pastore" che poi sarà Giovanni Paolo II. Ha seguito papa Wojtyla e Benedetto XVI in più di ottanta viaggi intorno al mondo. La sua intervista nel novembre 2004 al cardinale Joseph Ratzinger, che ha indicato come candidato segreto al papato, ha avuto risonanza internazionale. Dal 1987 al 1993 è stato corrispondente a Mosca, dove ha fondato l’Associazione corrispondenti esteri, di cui è stato due volte presidente. Collabora regolarmente con Abc, Cnn, Bbc, Rai, Zdf e i principali network americani ed europei. La trasmissione «ABC News Special Events», di cui era esperto per il Conclave del 2005, ha vinto il premio Alfred I.duPont-Columbia University 2006. Pubblicazioni: La Chiesa del No, Mondadori 2009. Il ritorno di Dio – Viaggio tra i cattolici d’Italia, Mondadori, già alla terza edizione. Papa Wojtyla/ l’Addio, Morcelliana (tradotto in Polonia e Spagna). Io, prete gay, Oscar Mondadori. Giovanni Paolo II, un papa tra la gente, De Agostini.  Andate per tutto il mondo, EDB.

Il libro

"Joseph Ratzinger non doveva diventare papa. Non poteva. Secondo le regole non scritte dei conclavi una personalità così 'polarizzante' non sarebbe mai riuscita a ottenere i due terzi dei voti necessari per essere eletto. Invece il 19 aprile 2005, dopo un'elezione tra le più rapide dell'ultimo secolo, il tedesco Ratzinger si affacciò sorridente alla Loggia delle Benedizioni. Chi varca il Portone di Bronzo impara presto cosa significa il termine 'polarizzare'. Significa creare con dichiarazioni, gesti e idee un campo di tensione così forte da spaccare la Chiesa tra visioni differenti": dopo sei anni di pontificato Benedetto XVI è ancora un pontefice che divide. Eletto per rassicurare la parte di Chiesa in cerca di autorità e identità, il papa ha messo a disagio il cattolicesimo che si ispira al Concilio Vaticano II; con una citazione sprezzante su Maometto ha provocato uno scontro violento con l'Islam; elogiando Pio XII e togliendo la scomunica al vescovo negatore della Shoah ha causato una serie di crisi con l'ebraismo; le sue frasi sull'Aids hanno suscitato reazioni di protesta in tutto il pianeta; non ha affrontato questioni come il calo dei sacerdoti e il ruolo della donna. Marco Politi ricostruisce questi anni di pontificato nel quale crisi ed errori di comunicazione sono stati ripetuti e tratteggia il profilo meno conosciuto di un papa impolitico. Un uomo sensibile, timido, caloroso e pieno di umorismo nel privato. Un uomo che crede a un cristianesimo 'religione dell'amore'... 

lunedì 9 aprile 2012

Il laboratorio di Archeologia per bambini

L’incontro-laboratorio con l’archeologa Giovanna Baldasarre (30 giugno, ore 20,00) si articolerà in due momenti, ciascuno della durata di un'ora circa: una lezione teorica e un laboratorio di stratigrafia.
Partendo dalla fondamentale premessa che l’archeologia è una scienza e non un’avventura, l’archeologa illustrerà ai ragazzi le diverse fasi del lavoro di un archeologo e spiegherà in cosa consiste il metodo stratigrafico comunemente adottato durante le operazioni di scavo.


I ragazzi avranno modo di verificare le conoscenze apprese durante il successivo laboratorio di simulazione di scavo, che li vedrà alle prese con lo smontaggio di una ministratigrafia riprodotta artificialmente in un apposito contenitore. Muniti dei tradizionali strumenti del mestiere (cazzuola, secchi, palette, macchina fotografica ecc.), i piccoli archeologi saranno impegnati in un vero e proprio scavo archeologico e nelle attività di documentazione ad esso collegate.


Contestualmente alle attività di scavo e grazie ad alcuni dei reperti rinvenuti, i ragazzi potranno scoprire alcune delle principali virtù degli antichi romani e verificare se esse siano o meno rimaste inalterate nel corso del tempo.

L'Antifestival e il Club del libro di Bari

Nella seconda giornata  (30 giugno) dell'Antifestival Triggiano ospiterà il Club del Libro di Bari, coordinato da Angela Pansini (qui il blog, qui il gruppo su Facebook).

Il libro di cui discutere verrà comunicato a breve, e sarà attinente agli appuntamenti dell'Antifestival.

L'Antifestival e il contest NarrantiErranti

Dal 29 aprile al 6 maggio l'Antifestival collaborerà con NarrantiErranti, il progetto di scrittura creato da Diego Fontana (qui il blog e qui la pagina Facebook): due parole da unire in massimo 400 battute (spazi inclusi).

I dieci miniracconti più votati saranno esposti in occasione dell'Antifestival di Triggiano.

Le parole da unire verranno comunicate in prossimità dell'inizio del contest.

Buona lettura (breve)!

mercoledì 4 aprile 2012

I laboratori per bambini

Nel corso dell'Antifestival ci saranno tre spazi dedicati ai bambini:

- venerdì 8, ore 20,00: Giovanna Baldassarre, autrice del Mestiere dell'archeologo (Gelsorosso);
- sabato 9, ore 9,00: Paolo Comentale, autore di George e Marco (Fasi di luna);
- sabato 9, ore 20,00: Teresa Petruzzelli, autrice di Storie di bimba (Progedit).

Giovanna Baldassarre è nata a Terlizzi (Ba) nel 1979 e vive a Bitonto. Laureata in Lettere Classiche, indirizzo storico-archeologico, ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Foggia. Ha partecipato a numerosi cantieri di scavo e convegni a carattere archeologico. Attualmente collabora con diverse case editrici pugliesi. Il mestiere dell’archeologo è un quaderno didattico, per ragazzi dai 9 ai 13 anni, realizzato nell’ambito di un progetto di ricerca, ARCHEOQUAD, finanziato dalla Regione Puglia con il bando “Ritorno al futuro”.

Paolo Comentale è autore e interprete di spettacoli teatrali. È direttore artistico del teatro Casa di Pulcinella di Bari. Recuperando criticamente la tradizione teatrale burattinesca, la compagnia diretta da Paolo Comentale, realizza spettacoli validi sia per un pubblico adulto che per quello infantile. Alternando l’animazione tradizionale in baracca alla presenza dell’attore accanto all’oggetto animato, il Granteatrino “Casa di Pulcinella” ha definito uno stile preciso ed essenziale, riconosciuto sia in Italia che all’estero. Nelle sue storie, Paolo Comentale inventa personaggi che entrano subito nel cuore dei lettori.

Teresa Petruzzelli è nata a Bari 44 anni fa. Drammaturga e regista si occupa di teatro in contesti di disagio. Ha pubblicato nel 2008 "Bimba & Orco" per Lupo Editore e "Storie di sesso e di ringhiera" per Aisara.

Match letterario Dostoevskij vs Bukowski

Nel corso dell'Antifestival si terrà un match letterario: i personaggi virtuosi di Dostoevskij contro gli 'uomini schifosi' di Bukowski: Marco Caratozzolo vs Niccolò Agrimi.
Il pubblico decreta il vincitore.

mercoledì 28 marzo 2012

Cos'è l'Antifestival

L'Antifestival è un festival letterario organozzato da  Metropolis Associazione di Promozione sociale, con il patrocinio del Comune di Triggiano (Assessorato alla cultura) e la collaborazione di Puglialibre Associazione Culturale.

Si terrà a Triggiano (BA).

Il tema della prima edizione sarà La virtù.